Il Teatro del Silenzio come idea nasce alla fine del 2004 ed in quel periodo nemmeno
si chiamava Teatro del Silenzio.
Era la ricerca di un posto dove poter combinare lo spettacolo, con l’arte e con l’ambiente
guardandoci bene, per più motivi, come idearlo o “costruirlo”.
Avuta una prima disponibilità del nostro concittadino più famoso Andrea Bocelli e
la possibilità di una sua esibizione nel paese natale parte una serie di step e verifiche:
il luogo, ma soprattutto chi o in che forma sostenere e organizzare eventi con
un personaggio di questo calibro.
All’inizio i soggetti coinvolti furono il Sindaco Fabio Tedeschi, il Presidente della Banca
Popolare di Lajatico Avv. Enrico Fabbri, l’Arch. Alberto Bartalini (colui che aveva
avanzato la prima idea), l’Arch. Alberto Bocelli (in rappresentanza della famiglia Bocelli)
e Massimo Ripanucci (proprietario del terreno).
Questi hanno riflettuto a lungo se costituire un soggetto per produrre il primo evento:
le prime riflessioni sono andate sulla responsabilità e sul rischio di produzione a
sostegno dei costi necessari. Il Sindaco di Lajatico Fabio Tedeschi, appresa la grande
opportunità per il territorio, decise di tirare le fila e prendersi i “rischi” di tale operazione
sicuramente attenuati dalla presenza importante della Banca.
Nel 2005 precisamente il 19 Ottobre si costituì l’Associazione Teatro del Silenzio, con
la nomina a presidente di Fabio Tedeschi, vice Avv. Enrico Fabbri, Direttori Artistici
Alberto Bartalini e Alberto Bocelli e Massimo Ripanucci come costituendi l’Associazione
e altri membri che per varie motivazioni credevano in questo ambizioso
progetto.
Nel 2005 non venne effettuato nessun evento artistico ma una grande presentazione
dell’Associazione nella centrale Piazza Vittorio Veneto e nel frattempo iniziarono i
lavori al Teatro del Silenzio per predisporre l’area con movimenti di terra cercando
di preservare le caratteristiche paesaggistiche e ambientali del luogo, ed in questo il
Comune si è adoperato per rendere adeguata la destinazione di quell’area.
Nel 2006 il primo evento ad opera di una società di produzione e nel frattempo la
definizione degli atti in cui la famiglia Ripanucci cedeva al Comune di Lajatico in
comodato d’uso gratuito l’area individuata ed il Comune con propria delibera concedeva
l’uso esclusivo all’associazione Teatro del Silenzio per organizzare manifestazioni
ai fini della promozione del territorio.
Nel 2007, per problemi legali sorti tra l’Associazione Teatro del Silenzio ed il produttore,
l’organizzatore effettivo dell’evento è diventato il Comune di Lajatico, sospendendo
così l’attività dell’Associazione.
Per la prima volta nella storia del Comune lo stesso è beneficiario di un contributo
diretto Ministeriale dedicato all’evento Teatro del Silenzio 2007.
Dal 2008 in poi l’Associazione torna ad essere l’organizzatrice degli eventi annuali
affidandosi ad una nuova produzione.
Negli anni grazie all’operato del Comune in termini di intercettazione di finanziamenti
vincolati a determinate attività culturali, si sono reperite risorse regionali e
addirittura due finanziamenti che hanno reso possibile la realizzazione del Pedonale
di Suciano ma ancor più importante quello per strutturare il Teatro con il travertino,
delimitando l’area gradoni, creare l’illuminazione di servizio e sicurezza in tutta
l’area, creare un’illuminazione pubblica permanente lungo tutta la via dell’Uccelliera
che conduce al Teatro e contare su spazi espositivi come quello all’Aereoporto
Galileo Galilei di Pisa e in altri Comuni che solo attraverso il Comune sarebbero
stati concessi in modo ufficiale e permanente.
Non tralasciamo inoltre l’impegno e la responsabilità per ospitare 10.000 spettatori
in una serata, ma tutto questo è stato importante e giusto visti i risultati che questa
iniziativa, che definiamo “unica”, ha portato nel nostro territorio.
L’Amministrazione ritiene ancora necessario che il Teatro del Silenzio debba ancora
costruire qualcosa che rimanga sul territorio non solo in maniera “effimera” o “provvisoria”,
ma che rappresenti in futuro quella importante intuizione che produce promozione
e benessere senza necessariamente stravolgere il territorio.
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